Home Podcast Decollo Immediato - Archivio Gregorio Sanchez
“Vulcani” è il terzo
singolo firmato Gregorio Sanchez dopo “San Giuliano” e “Sopo Marte”. New entry
in casa Garrincha per Gregorio “Vulcani” “è un brano diversamente estivo, per
persone diversamente estive. L’ho arrangiato in laboratorio, che
è la mia camera, con strumenti poco convenzionali, con poca luce e
circondato da materiali diversi, attrezzi, strumenti e microfoni.
Insomma, figlio dell’home-recording e di quel caldo che fa pensare fino a
far desiderare l’inverno”.
Come diversamente estivo è il brano lo è altrettanto il video che lo
accompagna, girato all’interno di un museo di storia naturale in cui
l’immaginario immaginifico di Gregorio s’intreccia nel racconto della storia
“Vulcani” è la narrazione su smartphone di una gita tra realtà e fantasia.
Dopo “San Giuliano“, primo
brano scritto insieme a Enrico “Carota” Roberto de Lo Stato Sociale: “Mi
ricordo quando mi ha mandato un messaggio vocale con la bozza
dell’arrangiamento ed ho cominciato a piegare le ginocchia a tempo, ho
continuato tutto il giorno” e “Dopo Marte” ossia
“una fuga roccambolesca da una relazione che sta morendo di nevrosi e
ricriminazioni”, “Vulcani” è un ulteriore passo di avvicinamento
verso l’uscita del disco d’esordio di Gregorio Sanchez.
Gregorio Sanchez nasce a Bologna nell’87, va a scuola e non si iscrive a
calcetto. In casa girano scenografie, tastiere e spartiti e come naturale
conseguenza inizia a dedicarsi alla musica fin da piccolo. Appena adolescente
scappa dal Conservatorio, scopre OK Computer, le sale prova, l’home recording
spericolato e tutto ciò che lo scenario emiliano degli anni 00 aveva da
offrire. Durante l’università si trasferisce in Austria dove si affeziona
alla montagna e alle tinte fredde del pop nord-europeo: è in questo periodo che
si immerge negli arpeggi dei Kings of Convenience e nella nebbia di
Bon Iver, seppur con qualche intervallo di franco buon umore. Al suo
ritorno in Italia ad aspettarlo c’è un disco, Channel Orange, c’è Lucio Dalla e
la constatazione di aver inspiegabilmente ignorato qualsiasi altra forma di
musica italiana per maggior parte della sua vita. Così, durante un inverno
particolarmente freddo, decide di rimettersi in pari ed in primavera si ritrova
in mano il suo primo pezzo in italiano. Di lì a poco arriva il trasferimento a
Milano, la voglia di portarsi a casa la malinconia e la tenerezza degli amori
che finiscono, scrivere canzoni e costruire un progetto solista.
IN ONDA:
Martedì ore 21.30
Giovedì ore 16,30
Sabato ore 21.30