Una catastrofe che dopo quarant’anni si ricorda anche in Ticino. Il cantante Martin Avena, in arte Martix, era solo un bambino quando il 2 agosto del 1980 vide quelle immagini in televisione. Delle immagini che si ricorda ancora oggi: "È stata la mia scoperta infantile di un mondo imperfetto e violento", ci racconta. Il suo nuovo singolo autobiografico "Le rose" ricorda proprio quel momento, come suggerisce il testo della canzone (RSI News - Radiotelevisione svizzera)
Il nuovo video e singolo del cantautore ticinese Martix è Le rose, in rotazione radiofonica da fine luglio e disponibile su tutte le piattaforme digitali.
La scintilla creativa che ha fatto nascere il brano è di natura autobiografica e ha le radici all’inizio degli anni Ottanta. «Ero un ragazzino in vacanza al mare nell’agosto del 1980» racconta Martix, «e la mia spensieratezza venne improvvisamente frantumata dalle tremende immagini dell’attentato del 2 agosto alla stazione di Bologna». Fotogrammi rimasti incisi nell’animo del cantautore, che con il brano e il video ha voluto rendere omaggio ad una città che ama e al quarantesimo anniversario della strage.
«Sono profondamente legato a Bologna, questo mi ha spinto a scrivere il pezzo, che ha anche una sottile critica nei confronti di uno Stato che troppo spesso non ha saputo dare luce a una piena verità su fatti così importanti. Ma accanto a tutto ciò, c’è sempre la mia visione di fondo: se vogliamo dare speranza a questa nostra società c’è da coltivare l’amore, come se fosse una splendida rosa da far crescere nel proprio giardino, per poi lasciarla ammirare da tutti».
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