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Radio Budrio è solo podcast

   

Le nuove proposte musicali

A cura di Marco Cavalli

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  1.  

    I protagonisti di questa settimana

     

    MATTEO FIORINO

    A tre anni dal disco d'esordio "Il masochismo provoca dipendenza" (Frivola Records / A Buzz Supreme), Matteo
    Fiorino torna in scena con "Fosforo", un album prodotto da Phonarchia Dischi. "Fosforo è una parola di origine greca
    (phosphoros) e significa portatore di luce. Le conseguenze delle nostre azioni ci illuminano sempre in maniera lampante,
    come fulmini o fiammiferi. Questo disco contiene tracce di fosforo, come i fiammiferi, gli esplosivi e i dentifrici."
    Fosforo è un viaggio senza mappa, un’attesa errante, consumata in nove tappe tra Bologna, La Spezia e i mari della Grecia,
    nella schiavitù della propria libertà.
    L'amore, l'amicizia e la morte sono i temi che ricorrono come echi lontani di un vissuto alla deriva, condizione ben nota a
    Fiorino, che per mestiere naviga tutte le estati: "il mare continua ad essere il luogo dove mi sento più quieto, dato che è in
    continua agitazione come lo sono io, e rimane anche l'unico luogo che io conosca dove esiste soltanto il presente, un solo e
    continuo tempo presente."
    Nell'artwork dell'album, realizzato da Giacomo Laser (suo anche il videoclip del primo singolo "Gengis Khan") la natura viva
    fotografata del retro dialoga con la natura morta dipinta in copertina, opera dello stesso Fiorino: "le nature morte sono
    autoritratti e viceversa, lo scopo è sempre quello di immortalare la caducità della vita, della propria. A dire il vero non dipingo
    mai niente, Giacomo Laser mi ha fatto dipingere con l'inganno: mi ha detto che dovevo farlo a scopo curativo."
    Prodotto artisticamente da Nicola Baronti, Fosforo è suonato da Matteo Fiorino, Lidio Chericoni (Shiva Bakta) e Matteo
    Sideri (Tegu), con la partecipazione di IOSONOUNCANE, Etruschi from Lakota, Ottone Pesante, Calvino e tanti altri.
    Distaccandosi dalle sonorità folk '70 del primo album, Nicola Baronti apre la ricerca musicale di Fiorino a un respiro
    internazionale, in un continuo rimando tra black music, psichedelia, progressive, jazz ed elettronica. Un insieme di sonorità
    rivela le nuove geometrie compositive tracciate da Fiorino, che abbandona l’ironia vernacolare del primo album per una
    scrittura più sobria, asciutta e sarcastica: "sarcasmo e arte ci salveranno dal declino dell'umanità."

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    IN ONDA:
    Martedì ore 21.30
    Giovedì ore 16,30
    Sabato ore 21.30