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    Fondazione del Monte

    Documento Programmatico Previsionale 2024

    Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha approvato all’unanimità il Documento Programmatico Previsionale 2024 a seguito di una discussione condivisa dallo stesso Consiglio con il C.d.A., il Collegio Sindacale, l’Organo di vigilanza e la struttura operativa.Il lavoro svolto dalla Fondazione in questi anni ha testimoniato serietà, trasparenza e sensibilità, un patrimonio da salvaguardare e promuovere per contribuire al bene comune e al benessere dei cittadini nei luoghi di riferimento. “Policrisi” è la parola chiave  ̶  come descritto dall’ultimo rapporto ACRI – che caratterizza il contesto in cui oggi si trovano a operare le fondazioni di origine bancaria, una commistione di fenomeni globali che hanno diffuso senso di incertezza e instabilità: dalle debolezze dell’andamento dell’area economica dell’euro, con la persistenza di tensioni inflattive, alla volatilità dei mercati, esposti alle ripercussioni delle crisi ambientali e geopolitiche, come l’attuale conflitto in Medio Oriente.Per far fronte a queste sfide, si rendono necessarie urgenti azioni trasformative di sistema e nuove strategie di integrazione nel segno comune della sostenibilità.Tale concetto, se declinato in coerenza con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 e ancorato alle dorsali di intervento che stanno caratterizzando l’evoluzione del nostro ordinamento, rappresenta la bussola in grado di orientare l’attività futura di tutti gli attori sociali.Guardando alle aree di intervento individuate dal Consiglio di Indirizzo, anche la Fondazione del Monte ha da tempo intrapreso una strada che la mette su un piano di coerenza con i 17 SDGs (Sustainable Development Goals) e quindi rafforza ulteriormente il legame tra gli obiettivi globali dell’Agenda ONU e il benessere della collettività e dei territori. Questo significa puntare a una più solida visione d’insieme, tenendo presente che la prospettiva più autentica dello sviluppo sostenibile integra le quattro dimensioni (sociale, economico, ambientale e istituzionale) e richiede una capacità progettuale intersettoriale e interconnessa.  La puntuale declinazione dell’Agenda nella Città Metropolitana di Bologna e nelle Regione Emilia-Romagna, insieme al patto per il lavoro e per il clima sottoscritto nel 2020 dalle istituzioni e dalle organizzazioni delle imprese, dei sindacati e del terzo settore insieme al sistema universitario, potranno aiutare la Fondazione per meglio declinare le attività progettuali e di supporto.«Non lasciare indietro nessuno: le linee programmatiche che guideranno la Fondazione nel corso del 2024 accolgono a pieno l’invito dell’Agenda, quello di contribuire a ridurre i divari e le disuguaglianze in ogni ambito: dal sociale alla cultura, dalla ricerca allo sviluppo locale, dall’educazione alla parità di genere, senza tralasciare gli interventi inerenti l’innovazione e il digitale» afferma Pierluigi StefaniniPresidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.